Ieri sera, 28 agosto 2024, in Piazza Castello a Saracena (Cs) si è svolto il concerto intitolato “Accarezzame. Napoli canta l’amore” ad opera dell’Orchestra Sinfonica Brutia diretta dal M° Francesco Perri.

Come ogni storia che si rispetti, è assolutamente necessario che ci sia una trama da raccontare: fatta di gesta, di chiamate all’avventura, di peripezie, di cruda realtà e audacia da parte dell’eroe.

Come abbiamo potuto constatare tra noi spettatori della 1ª e 2ª fila lato destro del palco, il Direttore con questa sua voce tranquilla e mai fastidiosa, con questo suo fare affabulatorio pacato e ipnotico e un muoversi agile sul palco-trappola (mancava un po’ di spazio in verità), ci ha ricordato in tutto e per tutto lo psicoanalista Massimo Recalcati e le sue incantevoli lezioni televisive sul Lessico (famigliare, amoroso e civile) andato in onda su Rai3 dal 2018 al 2020.

Sembra facile o può apparire semplice parlare d’Amore e invece è forse tra le cose più complicata che possa capitare d’affrontare. E sì, perché per poterlo fare c’è assolutamente bisogno di quella follia necessaria per addentrarsi nei meandri del sentimento, senza preoccuparsi dello struggersi e del ridicolizzarsi per potersi finalmente mostrare come un tutt’uno in un qualcosa che per sua natura è multisfaccettato, complesso e lacerante. Le voci di Giada de Luca e Francesco Antonio Conti hanno saputo accompagnare lo spettatore tra le pieghe di quelle canzoni e poesie che narrano la vita e si fanno colonna musica di sentimenti, carezze, occhi vispi…

E chi ve po’ scurdá
Uocchie c’arraggiunate
Senza parlà
Senza parlà
A me guardate sì
E stàteve ‘nu poco
Comme dich’i’
Comme dich’i’
Comme vogl’i’


(strofa dal testo “Uocchie c’arraggiunate“, canzone preferita da Eduardo De Filippo)

e così le due ore di concerto sono sembrate letteralmente volare, la durata percepita è stata pochissima… e questo anche perché non si è solo parlato di tematiche con un peso specifico notevole, di lati importanti e seri del sentimento chiamato in causa, ma il tutto è stato “alleggerito” da battute, coinvolgimenti di amici sul palco e in platea, e sì, come dice una celebre battuta di un film di qualche anno fa:

C’è tanto lavoro dietro la bellezza

(dal film Wonder, 2017, per la regia di Stephen Chbosky)

e l’Orchestra Brutia, con le sue eccellenze e la sua preparazione che immagino preveda ore e ore di faticoso lavoro, riesce a far anche sorridere perché l’Amore (questa volta verso la Musica e l’Arte) fa sorridere e loro sono proprio tanto innamorati e si vede!

esecuzione del brano “Anema e core
3 Grazie per il tuo Tempo ed il tuo Amore