Internauti! Dopo due mesi abbondanti di assenza dal blog, ritorno a scrivere del cinema che vedo o meglio, che riesco a vedere dato che qui le sale -causa covid- sono ancora chiuse.

Avevo visto in rete il trailer devo dire stuzzicante di Enola Holmes con interprete Millie Bobby Brown (Undici di Stranger Things): appunto il titolo -chissà perché- fra le “serie da visionare”. In realtà l’opera dapprima destinata alle sale cinematografiche e poi distribuita dalla piattaforma Netflix, é in realtà un film dalla durata di 123 minuti.

Devo essere sincera: ho adorato l’inizio con l’autopresentazione e il perché gli eventi prendano quella strada. Sembrava davvero un qualcosa di innovativo o quantomeno stuzzicante, ma mi sbagliavo. Capiamoci, di per se il progetto é senza dubbio interessante e con un potenziale davvero molto alto, solo che questo potenziale non riesce ad esprimersi a dovere. Almeno secondo me.

Sam Claflin che interpreta il maggiore dei fratelli –Mycroft Holmes– é odioso sino all’inverosimile eppure, non abbastanza. Mi sarebbe piaciuto vedere altre scene di assoluta e sfacciata malvagità e ancora, mi sarebbe piaciuto sapere di più della sua vita e del vero perché sia così “incarognito”. Su Henry Cavill -che invece interpreta Sherlock Holmes– la domanda é una sola: c’è o ci fa? Non ho capito se la sua espressività monolitica dipenda dal fatto che non riesca a liberarsi della figura de “l’uomo d’acciaio” o dipenda da me e dalla mia venerazione per Robert Downey Jr che di Holmes -in altri rifacimenti- ne fa un’interpretazione geniale, svalvolata e stracolma di estro.

Della Brown sono un’estimatrice della prima ora e infatti anche nei panni di Enola é impeccabile. Ciò che mi affascina di più é la sua naturalezza espressiva, il come riesca a far sembrare tutto assolutamente spontaneo. E allora mi chiedo: proprio perché Millie Bobby Brown riesce a far funzionare tutto ed anche per mettere in risalto le sue qualità e le sue sfumature, non era forse meglio sviluppare il progetto come serie (proprio come erroneamente avevo appuntato)? In questo modo tutti avrebbero avuto più spazio per svilupparsi. Non sarebbe stato più intrigante?

Di certo é in programma un secondo capitolo, sperando sia il tutto più audace e accattivante di questo primo timido film che ben promette, ma non si spinge oltre. Peccato.

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