![rappresentazione grafica del mito della caverna di Platone (raccontato all'inizio del libro settimo de La Repubblica)](https://i0.wp.com/www.misalvichipuo.it/wp-content/uploads/2019/02/caverna-Platone.jpg?fit=640%2C165&ssl=1)
L’Italia è una nazione talmente strana che negli ultimi tempi sembra affetta da una forma acuta di “psicosi maniaco-compulsiva” o anche detta “disturbo bipolare”. I cambiamenti del tono dell’umore sono sempre più spesso non prevedibili, estremi, incontrollabili, eccessivi. Certo, analizzare la realtà che si sta vivendo è sempre complicato, alle volte impossibile e servirebbe quindi un occhio esterno e non coinvolto.
Ma se per “diletto” volessimo tentarla questa analisi, basterebbe semplicemente accedere ad un canale social. Il più diretto ed immediato, che fornisce commenti in tempo reale è senza ombra di dubbio twitter.
Su questa piattaforma è semplice seguire persone d’ogni provenienza, estrazione sociale, ruolo e professione; attraverso gli hashtag (le parole poste in evidenza attraverso l’uso del segno grafico “cancelletto”) è possibile non solo leggere i commenti su questo o quell’altro argomento, ma ci forniscono gli umori e sempre più spesso i malesseri di questo nostro presente.
Quello che risalta immediatamente all’occhio è il livore espressivo e le contumelie adoperate. L’utilizzo di una violenza espressiva inaudita, sino ad alcuni anni fa. A cosa è dovuto ciò? Faccio alcune ipotesi:
Queste mancanze sono ancor più ingigantite da:
In questa “libera circolazione d’ogni”, non si è più in grado di scindere il vero dal falso, un raggiro da una opportunità, una critica costruttiva dalla pochezza di insulti. Esempi lampanti di questi punti, sono gli eventi mediatici ai quali abbiamo assistito in questi ultimi giorni: Sanremo 2019 e Il Commissario Montalbano. Ci si è indignati per i fischi rivolti al vincitore del miglior duetto della kermesse canora, ma si è negato di aver pronunciato determinate bestialità nei confronti di quattro ragazzi dello stesso festival o ancora, si è giustificato quello scempio verbale perché “dovuto”. Per Montalbano le cose non sono andate meglio, anzi: la puntata de L’altro capo del filo più che catturare per la complessità degli eventi, sul web è diventata motivo di scontro politico, travisando completamente il contestualizzare un determinato periodo storico. Eppure, mi sembra evidente che la trasposizione cinematografica sia stata aderentissima al romanzo, riuscendo a rendere in immagini quella stanchezza, quella lentezza, quell’amarezza e quello sconforto che Montalbano e i suoi uomini provano fra le pagine dei libri di Camilleri.
Già, i libri. Forse tutto ciò è apprezzato e compreso da chi i libri li ha letti. Per tutti gli altri è stato un motivo per puntare il dito e utilizzare paroloni di cui -forse- non si conosce neanche il significato. Allora bisognerebbe ritornare a leggere (non solo il Maestro Camilleri), ritornare a istruirsi, a formare menti e coscienze. Ritornare a recuperare noi stessi attraverso anche l’utilizzo di una lingua corretta e la formulazione di pensieri autentici, scrollati dal velo pesante della violenza e dell’ingiuria.
Bisognerebbe tornare ad un punto zero dell’espressione; bisognerebbe tornare ad interrogarsi. Bisognerebbe invocare un blackout totale e prolungato per riacquistare aderenza con la realtà, con la formulazione di pensiero e la riscoperta del linguaggio nella sua massima espressione.
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Ciao! Ti ringrazio per questo tuo commento. Hai ragione, è molto più semplice essere tutti omologati, scissi e gestiti, ed è anche vero che queste mie riflessioni non "avranno udienza".. ma se si continua imperterriti ad accettare questo sprofondare inesorabile in un buco nero senza via d'uscita, forse ci "estingueremo quanto prima" 🙂
Il solo fatto però che un lettore -di cui non so assolutamente nulla- abbia interagito con questo articolo, dedicando a queste mie parole vane il suo tempo e la sua attenzione, lascia ben sperare per il futuro nonostante la salita ripida e decisamente ardua, no?
A presto e grazie.
Cara Mariangela, volevo farti i complimenti per la tua analisi, come non condividere e sottoscrivere al 100% quanto tu scrivi? La verità che purtroppo i tuoi bisognerebbe…non avranno alcun udienza e tutto andrà secondo i modelli di riferimento cui siamo sottoposti. Questi Pensieri nella odierna società sono considerati ..fossili- Il Pensiero con la P maiuscola non è più di moda.
L'omologazione la riduzione ad una società divisa e gestita come polli in batteria è più semplice. Oggi chi si interroga più? Il problema purtroppo non è solo italiano è globale. Continua così, sarà un piacere seguirti e vedere che comunque qualcuno che utilizza il Pensiero ancora esiste.